lunedì 13 ottobre 2008

La sua vita


Nata in Ontario, Canada, nella cittadina di Napanee, il 27 settembre 1984, Avril Ramona Lavigne è oggi una delle star del rock più seguite dal pubblico degli adolescenti per il suo carattere indipendente, un po' ribelle forse, ma allo stesso tempo sufficientemente discreto.

Tutto tranne l'ordinario. Questa è la caratteristica da tenere a mente quando si descrive Avril Lavigne. Uno spirito libero, una ragazzina selvaggia, Avril è una di quelle rare creature che iniziano a far sentire la loro voce e la loro personalità già intorno ai due anni di vita. Una ragazza in una piccola città che in classe non si riesce a tenere a freno, animata da una grande determinazione e dalla voglia di sfondare, tanto che quasi con le sue sole forze, parte per New York City e Los Angeles per mettere alla prova la sua smania di musica. Una diciassettenne agguerrita, con in tasca le carte giuste per raggiungere il successo.

"Voglio essere me stessa e con questa mia convinzione fare la mia strada, scrivere di quello che provo e non preoccuparmi del giudizio altrui, devo indossare quello che mi pare, recitare quello che è più adatto a me e cantare quello che mi appartiene ed è più vicino alla mia sensibilità". "Ho la grande opportunità di realizzare i miei sogni: essere ovunque, svolazzare da un posto all'altro, facendo mille cose diverse ogni giorno. Questo è il mio stile di vita e non sopporterei d'annoiarmi o di essere "normale"".

A quanto pare Avril è nata con tutta quest'inquietudine. Una bambina che "voleva essere sempre al centro dell'attenzione" e destinata ad andar via dalla natia Napanee, cittadina di cinquemila anime. "Ho sempre saputo quello che volevo diventare", racconta. "Ricordo che da piccola me ne stavo in piedi sul letto fingendo di essere su un palcoscenico, cantando a squarciagola e immaginandomi migliaia di persone impazzite per la mia musica". Partendo dalla sua cameretta Avril tenta tutte le strade possibili per avvicinarsi al canto vero e proprio, - iniziando dal coro della Chiesa, cantando musica gospel, passando per i festival e cantando country music nei concorsi per giovani talenti - fino ad approdare all'ingaggio con l'Arista Records. In un viaggio a New York Avril Lavigne attira l'attenzione di Antonio "LA" Reid, il quale subito intuisce il suo straordinario talento e la mette sotto contratto con l'Arista. A 16 anni si trasferisce a Manhattan e inizia a lavorare al suo primo CD, immergendosi senza timori nel pieno del processo creativo. "Adoro scrivere. Quando sono triste e voglio sbarazzarmi di questo stato d'animo, imbraccio la mia chitarra. Qualche volta penso che la mia chitarra sia un po' il mio terapista".

Nonostante la grande dedizione, durante la sua permanenza a New York, gli sforzi iniziali di Avril in studio di registrazione non sembravano sortire gli effetti tanto desiderati. "Ho iniziato a lavorare con delle persone davvero straordinarie, ma non mi sentivo ancora a mio agio. Era come se le canzoni non mi rappresentassero pienamente", ammette. "Mi sono resa conto di quanto fosse un'esigenza vitale per me scrivere le mie canzoni, fare da me la mia musica. E' stato un periodo piuttosto stressante, ma non ho mai voluto mollare". Animata dall'impellente bisogno di esprimere se stessa nella sua musica Avril cambia costa e vola a Los Angeles dove trova quella concentrazione e freschezza di cui sente bisogno. Avril Lavigne ogni volta non vede l'ora di poter suonare la sua musica dal vivo. Lei scherzando fa notare che andare in tour con la sua band scatenata, non è poi così diverso da quello che faceva da piccola. "Sono sempre stata un "ragazzaccio" e credo di esserlo ancora. Giocavo a hockey nelle stagioni fredde e a baseball in estate. Adoravo praticare gli sport da ragazzi".

Ma la musica di Avril Lavigne è in grado di raggiungere indifferentemente i ragazzi e le ragazze, e di certo, anche tutti quegli adulti ancora animati dallo spirito d'avventura anzi, è proprio la reazione di questi ultimi che vuole provocare, risvegliando la loro latente voglia di divertimento. "Non vedo l'ora di suonare dal vivo in giro per il mondo! Voglio che la gente si renda conto che la mia musica è vera, onesta, che viene dritta dal cuore. Per me è fondamentale essere se stessi in quello che si fa".




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